Titolo: "Olimpia de Gouges"
Autore: Maricla Boggio
Anno:2014
Testo
Copertina libro

Questo testo è stato pubblicato nel 1991, Ed. Editori &Associati, insieme a “La monaca portoghese” “Schegge” e “Storia di niente”. E’ l’unico non andato in scena, a causa della sovrabbondanza di personaggi e di cambi di scene e costumi. Ma il testo emerge anche dalla sua lettura, preludendone una rappresentazione.
Una vivace mise en espace è stata realizzata in occasione delle celebrazioni dell'8 marzo 2014 da "Anima mundi" per la regia di Ombretta De Biase, al Teatro Franco Parenti di Milano, il 12 del mese. ( Anima mundi >> )

Ho amato Olimpia fin dal primo incontro, leggendone la «dichiarazione dei diritti della donna»; l’ho quasi odiata poi, quando ne ho scoperto le migliaia di pagine, da lei stessa pubblicate, che ho trovato alla Bibliotèque Nationale di Parigi e all’Ecurie du Roi a Versailles: vi si avvertono intuizioni politiche precorritrici, soluzioni tattiche ricche di buon senso, fantasia nella stesura di intrecci teatrali e di romanzi allegorici. La marea di sovrabbondanza e di inutilità di certi scritti rischia di scoraggiare chi, come me, cerca il bandolo di questa intricata matassa di vita per riportarla alla luce pacificata, decantata, rivisitata.
Gli avvenimenti e i personaggi della commedia sono in larga parte attinti dalla realtà storica, come pure gli incontri e le azioni di cui Olimpia è protagonista.
Rimane il dubbio se Olimpia sia stata un genio o soprattutto una scocciatrice: probabilmente è stata l’una e l’altra cosa. Eliminando le polemiche legate all’irruenza del suo carattere — che comunque mi è piaciuta perché mi ha fatto avvertire in lei il personaggio teatrale e non soltanto un‘eroina di ideologia femminista —, ho messo in risalto la sua capacità di precorrere i tempi e di prevedere un mondo diverso, non accontentandosi dei traguardi della Rivoluzione ma superandoli come utopia verso il futuro.
Che poi Olimpia sia stata ghigliottinata pur essendo una assertrice dei principi rivoluzionari, dimostra la sua natura di poeta a cui la passione per la parola faceva superare ogni rischio calcolato.
Molte situazioni costituiscono una sintesi di momenti reali oppure offrono una verosimiglianza che solo la ricreazione fantastica può dare con più realtà della realtà stessa.
Questa non è una commedia storica, né a tesi. È un’avventura coraggiosa della mente e del cuore di una donna senza inibizioni, che aveva una grande voglia di vivere. E al di là di quello che è stata effettivamente Olimpia nel mondo letterario e politico, questa è la «mia» Olimpia.
I personaggi intorno a Olimpia sono numerosi. Ma poiché tutto avviene per attimi, nel sibilare della lama della ghigliottina mentre la testa di Olimpia sta per cadere, lo scorrere degli episodi trascorsi mostra dei personaggi che si presentano e ripresentano nelle stesse sfaccettature di caratteri: pochi possono essere allora gli attori per più parti, così come rapido sarà il mutare scenografico. Gli avvenimenti si susseguono secondo un filo temporale, entro il quale spazi vuoti ed episodi non detti o appena accennati sono giustificati dall’urgenza della situazione.



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