Titolo: "Laica rappresentazione"
Autore: Maricla Boggio
Anno: 1992
Genere: drammatico
Prima rappresentazione: 28 agosto 1992 al Festival di Todi
Regìa: Adriana Martino
Scene: Lorenzo Ghiglia
Musiche: Benedetto Ghiglia
struttura: spettacolo completo in un atto
durata: 1 ora 30'
Fra gli interpreti: Maria Grazia Grassini, Nunzia Greco, Fernando Cajati, Piero Caretto, Marina Zanchi, Luciano Melchionna, Valentina Martino Ghiglia, Manuela Mandracchia, Barbara Chiesa, Stefano Ricci, Stefano Tamburini.
Dieci storie interrotte per Coro e Solisti
Edizione Hystrio n 3 1992, cin disegni dello scultore Pinuccio Sciola
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Tema, l'aids, come elemento scatenante di tensioni emotive, di storie.
I morti si raccontano; si incontrano con quanti, ancora vivi, hanno trascorso con loro momenti dell'esistenza, e rivivono il passato per scoprirne il senso, ormai distanti dalle passioni che li hanno indotti ad agire, dalle distorsioni dell'attimo vissuto.
In scena, un Coro; forma indistinta e sussurrante, da esso emergeranno, di ciascuna storia, i personaggi, a cui talvolta si uniscono altri, i vivi, dalla platea, coinvolti in maniera irresistibile dal racconto che li vede, accanto a chi non c'è più, protagonisti anch'essi, e responsabili.
E' la Madre a evocare i "solisti" delle storie, a chiedere al pubblico che intervengano i testimoni ancora viventi a commentare le vicende di quanti si presentano varcando la soglia che li separa ormai dalla vita, perchè gli spettatori, ascoltando , vengano coinvolti; tramite fra i vivi e i morti, figura sospesa tra una pietà di suora da ospedale e una missione sommessa di giudice delle responsabilità umane, ma senza infierire, inducendo anzi alla riflessione per una maturazione di sentimenti che porti fuori dal tormento dei rimorsi.
Accanto alla Madre, Maddalena, figura solare di ragazza che appare rivivendo in scena il giorno felice del suo matrimonio; interrotta nella rievocazione , rimarrà ad assistere alle altre storie fino a concluderle con la sua,rivissuta negli aspetti drammatici che hanno preceduto quell'evento, voluto per dar senso alla sua vita stroncata dall'aids. Tante storie - di giovani coppie, di mariti infedeli, di padri dall'ambigua esistenza, di mogli ingenue e sacrificate, di piccole famiglie segnate dal dolore, di disperate prostitute e di tossici illusi di essersi affrancati - attraverso cui si dispiega la vita nelle sue sfaccettature, fatte di impeti d'amore, di mancanze e di egoismi, di meschinità e di generosità, di sacrifici segreti e di ingenuità santificanti:in un flusso di situazioni che prescinde da colpe o responsabilità, da categorie o discriminazioni moralistiche, e finisce per riguardare tutti.Si instaura, nel corso dell'azione, una sorta di religiosità laica, dove è sottesa la convinzione di un riscatto finale,nel raggiungimento di una pace liberatoria.

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